La Guida Turistica professionista

Oggi la guida turistica non è più il cicerone di una volta che attende il turista davanti al singolo monumento e ripete a memoria date, nomi, altezza, lunghezza…

La guida moderna ha, generalmente, un livello di istruzione universitario o post universitario integrato dalle necessarie competenze linguistiche. È una professionista della cultura che aggiorna continuamente le proprie conoscenze che poi trasmette al turista adattandole alle diverse tipologie di pubblico. La guida turistica valorizza con la sua professionalità ciò che spiega o, meglio, “illustra” (cioè dà lustro, luce, fama), influisce sul gradimento del turista facilitandone le prenotazioni, gli ingressi, gli spostamenti.

Affidarsi a persone non adeguatamente preparate, fa perdere la dignità storica ai monumenti stessi, svilisce l’immagine della città che li custodisce e mette in ridicolo chi espone le notizie.

La valorizzazione di un bene necessita di persone qualificate altrimenti si innesca un processo di dequalificazione del bene stesso.

Non è sufficiente trasferire notizie, la vera guida turistica entra in empatia col gruppo o col singolo visitatore, raccontando notizie nate da profondi e capillari studi.

DISCIPLINA DELLA PROFESSIONE DI GUIDA TURISTICA

LEGGE 13/12/2023 n. 190

ART. 2.
(Definizione e oggetto della professione)

  1. Si definisce «guida turistica» il professionista che abbia conseguito il titolo ai sensi dell’articolo
    4 o il riconoscimento della qualifica professionale ai sensi dell’articolo 6, nonché il soggetto già
    abilitato ai sensi dell’articolo 13, comma 1.
  2. Costituiscono attività propria della professione di guida turistica l’illustrazione e
    l’interpretazione, nel corso di visite guidate con persone singole o gruppi di persone, del valore e
    del significato, quali testimonianze di civiltà di un territorio e della sua comunità, dei beni,
    materiali e immateriali, che costituiscono il patrimonio storico, culturale, museale, religioso,
    architettonico, artistico, archeologico e monumentale italiano, in correlazione anche ai contesti
    demo-etno-antropologici, paesaggistici, produttivi ed enogastronomici che caratterizzano le
    specificità territoriali.
  3. La visita guidata, oggetto dell’attività di cui al comma 2, ha il fine di:
    a) evidenziare le caratteristiche, gli aspetti e i valori storici, artistici, archeologici, monumentali,
    religiosi, demo-etno-antropologici e paesaggistici del patrimonio nazionale, anche attraverso
    percorsi esperienziali multisensoriali, che permettano di approfondire la conoscenza delle
    tradizioni, del patrimonio e degli ulteriori elementi di identità locali;
    b) valorizzare, tutelare e trasmettere la conoscenza, corretta e aggiornata, di tale patrimonio,
    contribuendo a preservarne la memoria e l’identità nazionale e territoriale, con particolare
    riguardo alla presa di coscienza, da parte dei visitatori, della fragilità di tale patrimonio e alla loro
    educazione alla necessità di rispettarlo;
    c) garantire la qualità delle prestazioni rese ai fruitori del servizio, comprese le persone con
    disabilità, nel rispetto delle leggi vigenti e della sicurezza del visitatore.